È importante la motivazione nello studio delle lingue?
La risposta breve è: sì.
Ma la questione è più complessa di quello che sembra; e, a mio parere, va affrontata da un punto di vista diverso.
Mi capita spesso di pensare alla mancanza di motivazione e non solo in relazione all’apprendimento delle lingue.
Perché anch’io, periodicamente, sono “invaso” da questa “assenza”.
E, ogni volta, cerco di capire perché si verifichi.
Analizzando in modo approfondito l’argomento, mi sono reso conto che, spesso, l’errore è a monte.
I preconcetti sulla motivazione
Quando pensiamo alla motivazione, la vediamo come una “scintilla” che appare all’improvviso ed è in grado di (ri)accendere il fuoco della passione e darci la forza di raggiungere i nostri obiettivi.
È un punto di vista rischioso, perché quella scintilla, come ben sappiamo, sfugge al nostro controllo; inoltre, non l’abbiamo a disposizione ogni giorno, mentre per il raggiungimento degli obiettivi la costanza è fondamentale.
Per questo, fare affidamento sulla motivazione intesa come punto di partenza è controproducente.
Ma, allora, da dove dobbiamo partire?
Vi do un indizio: la soluzione è scritta all’interno della parola “motivazione”… 😉
Motivazione nello studio delle lingue: l’importanza dell’azione
Ebbene sì, è l’azione a fare la differenza.
E in cosa consiste?
Consiste nel porsi un obiettivo, individuare il percorso per raggiungerlo, dotarsi degli strumenti necessari e definire un piano d’azione.
Poi rispettarlo, giorno dopo giorno.
L’azione costante porterà alla creazione di un circolo virtuoso: azione > quantità > qualità > motivazione > passione > di nuovo azione.
È un principio che ho appreso seguendo il canale Youtube di Steeve Jurion, psicologo francese esperto di ipersensibilità.
Un metodo che, ad esempio, ho applicato per la gestione del blog.
Prima, quando mi sedevo davanti al computer e cercavo di trovare idee per un articolo, mi affidavo alla motivazione.
Poi, ho deciso di provare qualcosa di diverso: ho definito l’obiettivo del blog, in base al quale ho stabilito il piano e il calendario editoriale.
In questo modo, ogni giorno so già cosa fare, ho un articolo che mi aspetta e il mio unico obiettivo è rispettare quanto previsto, senza chiedermi se ne abbia voglia oppure no.
Puntare ogni giorno alla quantità mi ha portato nel tempo ad acquisire competenze e a migliorare (si spera) la qualità.
I risultati e la soddisfazione hanno generato in me quella motivazione ad andare avanti che si è poi trasformata in passione, che alimenta sempre più l’azione.

Motivazione nello studio delle lingue: cosa fare
Questo principio è ottimo anche per l’apprendimento delle lingue.
Come si applica?
Come sempre, tutto parte dall’azione.
Per prima cosa, occorre avere un motivo per studiare una lingua.
ARTICOLO CORRELATO: La lingua dell’amore
Poi, naturalmente, è importante definire un piano d’azione settimanale.
Io, ad esempio, il venerdì inserisco nel programma per la settimana successiva dei blocchi di tempo dedicati alle lingue.
Quando, ogni giorno, ci dedichiamo allo studio della lingua straniera, dobbiamo sapere già a quale contenuto dedicarci, per evitare il “paradosso della scelta” che, di fronte a molte opzioni a disposizione, ci rende difficile sceglierne una.
Avete presente quando vogliamo vedere un film su Netflix e passiamo tutto il tempo a scorrere l’elenco a disposizione senza riuscire a decidere? 😉
Per questo è fondamentale valutare in anticipo i contenuti a cui dedicarci.
Questo blog, ad esempio, ha l’obiettivo di aiutarvi nella scelta.
Come?
Innanzitutto, attraverso i contenuti, pensati appositamente per l’apprendimento delle lingue.
In particolare, ci sono molti suggerimenti per chi studia inglese e/o francese.
Inoltre, avete a disposizione due newsletter: English & The Media e Le français et les médias, con cui ricevere periodicamente suggerimenti di contenuti in lingua da leggere, guardare e ascoltare.
E, iscrivendovi, riceverete in regalo la guida “Come imparare le lingue con film e serie“!
Fondamentale, poi, è creare un’abitudine di studio; in questo articolo, ad esempio, vi fornisco alcuni suggerimenti.
Un altro modo per creare una regolarità nello studio, è quello di trovare un partner linguistico, con cui fissare sessioni settimanali di conversazione.
Una volta trovati gli strumenti più utili, non vi resta che definire un calendario settimanale per dedicarvi ai contenuti in lingua e rispettarlo ogni giorno, senza chiedervi se siete motivati o meno.
L’unico obiettivo è quello di portare a termine quel compito.
A questo proposito può essere particolarmente utile un’agenda cartacea: al termine della sessione di studio, la soddisfazione di tirare una riga sulla to-do list sarà immensa! 😉
Questa azione quotidiana ripetuta diventerà un’abitudine sempre più naturale che, nel lungo periodo, genererà motivazione e, poi, passione che, a sua volta, stimolerà ulteriormente l’azione.
E, questo, porterà al raggiungimento degli obiettivi!
Ovviamente, ci saranno giorni in cui guardare l’agenda non sarà sufficiente a spingerci ad agire.
Anche a me capita.
Siamo esseri umani, non robot.
L’importante è non scoraggiarsi, accettare che le giornate non siano tutte uguali e andare avanti.
In fondo, domani è un altro giorno, no?
Conclusioni
La motivazione nello studio delle lingue è importante, ma non deve essere vista come un punto di partenza.
Come per ogni altro obiettivo nella vita, è la definizione di un obiettivo chiaro e di un piano d’azione a fare la differenza.
Mettere in campo una serie di attività quotidiane ripetute che, nel tempo, diventano sempre più naturali e più efficaci.
Il risultato è la generazione di motivazione, che si trasforma poi in vera e propria passione.
Buono studio!
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Foto di copertina: Photo by Tirachard Kumtanom on Pexels.com
Sono l’autore del sito; lavoro come mediatore linguistico dall’inglese e dal francese e in questi articoli ti parlo della mia passione per le lingue straniere e condivido con te suggerimenti e idee per migliorare le tue competenze linguistiche.
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