Il sabato sera di molti padri italiani ha come inevitabile rituale l’impostazione della sveglia, che suonerà nel cuore della notte per ricordare loro di andare a recuperare i figli in giro a divertirsi. Da questa situazione molto comune nasce l’idea di Saturday Night Fathers, web series ambientata nel parcheggio di una discoteca, all’interno di una Ford Kuga. La serie racconta il mondo dei ragazzi attraverso gli occhi di due padri che li aspettano a tarda notte; il primo episodio, non a caso, ha debuttato lo scorso 19 marzo, giorno della festa del papà.
La serie
Saturday Night Fathers, visibile in esclusiva su Corriere.it (che già aveva lanciato con successo “una mamma imperfetta”) e realizzata dall’agenzia Blue Hive di Roma, del gruppo WPP, e dalla casa di produzione Bananas, è una serie composta da 10 episodi che ha come protagonisti due padri, Bruno e Roberto (interpretati dagli attori Andrea Santonastaso e Alessandro Procoli): Roberto attende Federica, Bruno attende Tommaso, entrambi quindicenni, per riportarli a casa dopo un sabato sera di balli scatenati.
Bruno e Roberto, a volte mal sopportandosi, si fanno compagnia imparando a conoscersi notte dopo notte, puntata dopo puntata, tra lunghe attese e improbabili incontri. Location delle loro “avventure” è la nuova Ford Kuga.
Il marketing secondo Ford
In ogni puntata vengono mostrate, in modo divertente e senza interrompere la narrazione, le caratteristiche tecnologiche del nuovo prodotto di casa Ford; informazioni che, anziché distrarre, come accade per la pubblicità tradizionale, diventano parte integrante della sceneggiatura.
La casa automobilistica americana sceglie, quindi, una strategia di comunicazione che affianca alle convenzionali campagne pubblicitarie un modo originale di raccontare le proprie auto, dove le nuove funzionalità vengono mostrate in modo leggero e ironico, mantenendo sempre alta l’attenzione da parte del pubblico.
In un contesto come quello attuale, in cui gli spot TV hanno un costo molto elevato, soprattutto in prima serata, e in molti casi ormai, non garantiscono più di ottenere il risultato sperato, è fondamentale puntare su nuove forme di pubblicità, meglio se integrate in modo originale e creativo al contenuto principale (come sta accadendo, ad esempio, nei Social Network con il native advertisement).
Resta da capire, ovviamente, se queste nuove strategie saranno in grado di supportare realmente le strategie aziendali. Di certo saranno molto più graditi al pubblico 😉
Sono l’autore del sito; lavoro come traduttore professionista dall’inglese e dal francese e in questi articoli ti parlo della mia passione per le lingue straniere e condivido con te suggerimenti e idee per migliorare le tue competenze linguistiche.
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